Con la bellezza si mangia
Un paio di consigli per postare sui social e farsi notare
Con l’esplosione dei social il numero di immagini pubblicate ogni giorno in rete ha raggiunto cifre vertiginose. Chiunque abbia un’attività, sia esso artigiano, medico, commercialista o ristoratore, deve mostrarsi al mondo. Ne va dei suoi affari. Così Facebook, Instagram, Pinterest, Linkedin e via discorrendo accolgono nuovi post, con il ritmo tambureggiante di una pioggia, ma con un suono indistinto. E per lunghi tratti sgradevole(1).
Esattamente come nei vagoni affollati della metro nelle ore di punta, c’è chi spinge per farsi notare (e qualcun altro riceve una spinta). Il motivo è ovvio: catturare l’attenzione. Il fatto è che distinguersi sembra quasi impossibile.
Quasi.
Perché in realtà qualcuno lo fa. Ruba lo sguardo e l’ascolto naturalmente. E’ voce nel rumore.
Quand’è che accade?
Quando trova se stesso.
Dietro questa risposta generica, c’è molta materia utile.
Uno dei principi di un buon marketing digitale è che la cosa migliore da fare non è necessariamente la cosa migliore. Essere diversi è la cosa migliore da fare. Non una ricerca di un’originalità a tutti i costi e posticcia, ma dare voce alla propria unicità. Fare quello che fanno gli altri può essere di aiuto all’inizio. Ma nel lungo periodo vi accomunerà alla folla rumorosa dei social. E vi porterà molta fatica e poco frutto.
E qui arriviamo al punto: sì, va bene, ma come si fa?
Per prima cosa chiedetevi quali bisogni soddisfa la vostra attività.
Se, per esempio, siete un ristoratore, chiedetevi perché i vostri clienti vengono da voi. Sono famiglie in cui la domenica la moglie non vuole cucinare?
Vengono in occasione dei compleanni e degli anniversari?
Sono coppie, in cui c’è un lui che vuole fare colpo con una cena irresistibile?
Una volta che avete un quadro abbastanza chiaro, passate alla seconda domanda.
Qual è il vostro vantaggio inimitabile. Cioè che cosa che vi fa soddisfare quel bisogno in un modo che gli altri non potranno mai fare, perché sono diversi.
Se, sempre fare un esempio, siete la meta prediletta di coppie alla ricerca di una cena speciale, può essere la vostra ineguagliabile capacità di accoppiare i vini alle portate. O la capacità di creare un’atmosfera unica.
Ora potete cominciare a pensare al vostro post social.
Qui poi c’è la scelta fra tre cose: parole, immagini e video.
Ricordate sempre che c’è un grande rumore che corre nella rete, che c’è ressa (e qualche volta anche rissa). E che dovete dare alla vostra voce un segno distintivo.
E qui si aprono altre due considerazioni.
La prima: i profili con foto, video e testi ben curati e di qualità, hanno una capacità di trattenere i visitatori del 50% in più. Cioè se sul vostro sito (o profilo social) restano 10 secondi, su quello del vostro odiato e agguerrito concorrente, che ha assoldato un fotografo di food coi fiocchi, ne restano 15. Mica male come vantaggio.
In parecchi casi poi, per esempio per il cibo, la differenza è sostanziale. La bellezza di una portata stimola l’organismo alla fame anche quando è fisiologicamente sazio. In parole semplici: con la bellezza si mangia.
La seconda: portare visitatori sul vostro sito web o sulla vostra pagina social non vuol dire che automaticamente avere più clienti. Però buona parte del lavoro è stata fatta.
Ma di questo magari ne parliamo un’altra volta.
(1) Per citare un dato: al momento in cui si scrive su Instagram vengono pubblicati 3600 post al secondo e i like, sempre per secondo, sono 8500