About
Cosa dice Johnny quando prende la cloche
Gianni Aniello. Nato a Napoli nel 1967. Un’autobiografia apocrifa afferma che l’energia vulcanica dei terreni in cui sorsero i quartieri di periferia in cui ho vissuto sin da bambino mi abbia spinto a trascorrere gli anni del ‘900 tra improvvisati campi di calcio, corse e letture mancine (o dispari). Incontro la scrittura per caso o – volendo – per necessità: fermare quel movimento incessante che dalle gambe, dal pallone e dagli occhi arriva all’anima. Nascono così due romanzi mai finiti, capolavori mai scritti come Il giorno che inventai Ballabio terzino, racconti meno riusciti come Rocco Truncellito, il primo tweet della storia o, uno che sarebbe da riscrivere, come La battaglia della Loggetta. Nella prima metà degli anni ’90 approccio al mondo del lavoro non saltuario, accumulando conflitti novecenteschi che nemmeno l’esperienza sindacale riuscirà a risolvere. Sacrifico la mia ambizione di svolgere la professione di giornalista per la politica, ottenendone in cambio un’ibridazione umana e professionale utile per tutte le stagioni. Nel 2009 mi sono trasferito nel centro di Napoli, ma ancora non me ne sono completamente accorto. Nel 2012 mi hanno regalato una fotocamera reflex, offrendomi un ottimo pretesto per esplorare il mondo con nuovi occhi.
Imprese memorabili:
Campione del mondo di “Sogno ad occhi aperti” nel 1974 e nel 1975, categoria juniores. Vinco il titolo di nottambulo metropolitano nel ’94. Fotografo di luoghi invisibili e città immaginarie dal 2012. Fornaio di pane biologico e lievitato naturalmente dal novembre 2015. Dal sapore strepitoso 😉